Il Ministro dell’istruzione e del merito
Cari dirigenti, cari docenti, care ragazze e cari ragazzi, care famiglie, cari operatori
della scuola tutti. Oggi è la Giornata nazionale per la Sicurezza nelle scuole, istituita per legge
dal Parlamento italiano il 13 luglio 2015. La Giornata è stata fissata il 22 novembre perché in
questa data, una mattina maledetta del 2008, il crollo del soffitto al liceo Darwin di Rivoli si
portò via Vito Scafidi, 17 anni e una storia tutta da scrivere. Oggi ricordiamo anche la tragedia
della Scuola Jovine di San Giuliano di Puglia, di cui ricorre il ventennale, nella quale persero
la vita ventisette bambini e una maestra, e quella della Casa dello Studente a L’Aquila, dove
morirono otto studenti universitari nel terremoto del 2009. Ogni volta che una ragazza o un
ragazzo si trovano in situazioni di pericolo a scuola, viene stravolto completamente qualunque
senso delle cose. L’assurdo diventa realtà: la scuola, il luogo per eccellenza deputato allo
sviluppo e alla realizzazione della persona umana, diventa il luogo della sua negazione.
Ebbene, noi non dobbiamo rassegnarci all’assurdo, mai, per nessun motivo. Lo sanno
molto meglio di me tutte le associazioni e le fondazioni che da anni conducono una meritoria
battaglia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fronte della sicurezza scolastica e della
prevenzione dei rischi. A loro va anzitutto il mio grazie più sincero, perché hanno tenuto
sempre accesa la fiammella di chi si ribella all’assurdo, di chi vuole restituire alla realtà un
senso razionale. A scuola non si muore né si deve rischiare di morire, a scuola si cresce, si
scoprono le proprie capacità e i propri talenti nel confronto con gli altri, a scuola si diventa se
stessi.
Per questo è importantissimo che la giornata di oggi non duri ventiquattr’ore: la
Giornata per la Sicurezza nelle scuole deve essere il nostro presente costante. Attraverso
campagne di informazione corretta, attività di formazione sulla gestione dei rischi,
condivisione di buone pratiche e collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali perché si affermi
davvero e compiutamente nel nostro Paese una cultura della Sicurezza.
La sicurezza a scuola è un diritto inalienabile degli studenti, dei docenti, del personale
e delle famiglie. E la buona politica è davvero tale quando fa compiere passi in avanti per la
concreta affermazione di questo e diritti simili. Per questo, nei primi giorni del mio mandato
ho costituito all’interno degli uffici un Gruppo di Lavoro con la missione di dare corpo a uno
dei miei impegni fondamentali: la realizzazione di un grande intervento di adeguamento e
rinnovamento dell’edilizia scolastica. Perché la sicurezza sia davvero un diritto, perché la
scuola torni ad essere sé stessa, perché l’assurdo non accada mai più.